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L’ HMS REGENT: un sommergibile inglese a largo di Barletta

Pubblicato su 18 aprile 2015 di Damiano Lasciarrea

Era uno dei fiori all’occhiello della marina militare britannica, un sommergibile diventato famoso per le sue imprese eroiche: l’ HMS Regent, che oggi giace a pochi chilometri dalle coste pugliesi con tutto il suo equipaggio, diventato dopo il suo ritrovamento, Sacrario Militare Britannico.

Regentwreck

Fonte: www.39-45war.com

18 Aprile 1943

Il Regent era comandato da H.C. Browne e aveva l’ordine di entrare nel porto di Kotor, in Jugoslavia, appena dopo l’invasione tedesca nei Balcani. Quando giunse nel porto era in superficie e a raggiungerlo su di un’ imbarcazione, furono un ufficiale di marina jugoslava e un pilota civile, i quali portarono un messaggio: la Jugoslavia era stata invasa dalle truppe tedesche e l’intera zona era ormai nelle mani degli italiani.
L’ufficiale jugoslavo fu imbarcato sul Regent per indicare la strada attraverso i campi minati difensivi, mentre il pilota tornò a terra per telefonare al Ministro britannico: avrebbe dovuto chiedergli di poter procedere verso la Zelenika, per effettuare un imbarco attraverso il molo ivi collocato. Così fu e il Regent si avviò.
Stando alle fonti si verificò un acceso dibattito tra gli ufficiali del Regent e quelli italiani, poichè i britannici dovevano entrare in contatto con il signor Campbell, che si trovava a terra. Trovarono un compromesso. Il tenente Lambert scese per incontrare l’ammiraglio italiano per cercare di raggiungere Campbell e allo stesso tempo un ufficiale italiano di stesso grado sarebbe stato imbarcato nel Regent come ostaggio.
Gli italiani avevano garantito che non ci sarebbero stati attacchi al Regent in quella fase di negoziazione.
E invece alle 3.30, in piena notte, furono sganciate sette bombe da aerei tedeschi, che costrinsero il comandante Browne ad abbandonare Lambert a terra e a immergersi velocemente per trovare sicurezza nell’aperto Adriatico. L’azione tedesca fece infuriare non poco l’ammiraglio italiano.
Il cambio di programma prevedeva il rientro a Beirut, ma quella notte il gigante inglese incontrò sul suo percorso un campo minato, che lo fece affondare, mettendo fine alla sua gloriosa storia.

regent1

Fonte: http://www.39-45war.com/

Le mine si trovavano a largo di Barletta, nel tratto nord, e quella notte l’esplosione si sentì nitida nell’allora cittadina del nord-barese. Pare che i cittadini la mattina seguente non parlassero d’altro; quel rumore assordante proveniente dal mare indusse i pescatori a salpare, curiosi di capire cosa fosse accaduto.
Mare piatto e senza detriti. Per anni i barlettani si sono chiesti che cosa fosse successo quella notte, al pari degli inglesi, che non videro mai arrivare il Regent a Beirut.
Ebbene, solo nell’estate del 1999 i sommozzatori di Bisceglie capitanati da Ennio Padalino, in seguito alle segnalazioni dei pescatori che non capivano perchè in un preciso tratto di mare le loro reti si incagliavano, ritrovarono a soli 35 metri di profondità l’illustre sommergibile britannico.

Sia i sommozzatori che le autorità inglesi hanno accolto questo straordinario ritrovamento con grande emozione e comprensibile stupore.

 

 

Il fascino che indubbiamente contraddistingue la vicenda del Regent, aumenta in maniera esponenziale per noi pugliesi soliti guardare l’orizzonte in quel tratto di mare e spesso inconsapevoli del tesoro che vi giace da ormai settantadue anni.

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Pubblicato in Cultura | Tag: britannico, inglese, regent, seconda guerra mondiale, sommergibile, sottomarino, ww2 |
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